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IRicI

[imbottigliamento] a che temperatura?

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Ciao Ragazzi,

ho un dubbio sulla fase di imbottigliamento: posto che il mio scopo è limitare l'ossigeno che viene a disciogliersi nel mosto, è meglio  imbottigliare con un mosto freddo (6°C) oppure u mosto a temperatura ambiente (20°C)?
Il dubbio mi è venuto in quanto ho notato come sia l'anidride carbonica  che l'ossigeno hanno delle % di solubilità che decrescono con l'aumentare della temperatura. 

Grazie in anticipo!

 

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A che temperatura è la tua birra?

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Imbottiglia a questa temp. Ricorda per il calcolo del priming tieni conto la temperatura più alta raggiunta a fine fermentazione

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Mi chiedo, corro piu rischi di ossidazione dei luppoli a imbottigliare a 6 gradi o a 18 gradi?

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È una domanda a cui non c è risposta, almeno al nostro livello

Mi spiego meglio

La solubilità è una misura termodinamica, ovvero calcolata supponendo una situazione di equilibrio (tempo infinito), e aumenta al decrescere della temperatura

La velocità di solubilizzazione è una misura cinetica, condizione di non equilibrio tenendo conto del tempo impiegato a svolgere certi processi, e disciolgo gas meno velocemente tanto piu abbasso la temperatura

Quindi questi due processi sono concorrenti, quale prevale non lo so

Io mi trovo bene a imbottigliare a 2 gradi

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Prevale la seconda, semplicemente perchè la birra si rovina per ossidazione con valori di ossigeno disciolto enormemente inferiori ai limiti di saturazione a qualsiasi temperatura. Basti pensare che a livello industriale l'ossigeno disciolto nella birra si misura in ppb (parti per miliardo) mentre i limiti di saturazione sono in ppm, un'unità ben 1000 volte più grande.

Per questo, oltre che per prevenire la schiuma nel riempimento in contropressione, la birra si travasa (e imbottiglia) sempre a non più di 0°C.

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8 minutes ago, Vale said:

Prevale la seconda, semplicemente perchè la birra si rovina per ossidazione con valori di ossigeno disciolto enormemente inferiori ai limiti di saturazione a qualsiasi temperatura. Basti pensare che a livello industriale l'ossigeno disciolto nella birra si misura in ppb (parti per miliardo) mentre i limiti di saturazione sono in ppm, un'unità ben 1000 volte più grande.

Per questo, oltre che per prevenire la schiuma nel riempimento in contropressione, la birra si travasa (e imbottiglia) sempre a non più di 0°C.

:good:

sempre esaustivo

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22 hours ago, Vale said:

Prevale la seconda, semplicemente perchè la birra si rovina per ossidazione con valori di ossigeno disciolto enormemente inferiori ai limiti di saturazione a qualsiasi temperatura. Basti pensare che a livello industriale l'ossigeno disciolto nella birra si misura in ppb (parti per miliardo) mentre i limiti di saturazione sono in ppm, un'unità ben 1000 volte più grande.

Per questo, oltre che per prevenire la schiuma nel riempimento in contropressione, la birra si travasa (e imbottiglia) sempre a non più di 0°C.

Grazie Vale per la tua spiegazione.

Non sono un tecnico, ma vorrei approfondire con te qualche considerazione (dato che ne capisci certamente di piu).

Se ho un mosto saturo di CO2, l'ossigeno a contatto farà fatica a sciogliersi.

Il punto di saturazione è piu alto a temperatura piu alte, quindi se il procedimento di imbottigliamento casalingo alza progressivamente la temperatura della birra, anche punto di saturazione si alzerà, facendo rilasciare CO2.

Il procedimento di imbottigliamento, di suo, fa si che a causa dei travasi si rilasci del Co2 disciolto. L'innalzamento della temperatura, modificando il punto di saturazione, potrebbe aiutare a tenere il mosto in saturazione di ossigeno.

E' un ragionamento che può aver senso?

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