Jump to content
Slate Blackcurrant Watermelon Strawberry Orange Banana Apple Emerald Chocolate Marble
Slate Blackcurrant Watermelon Strawberry Orange Banana Apple Emerald Chocolate Marble

Recommended Posts

Ma voi il ph durante l'ammostamento lo misurate su un campione a 20 gradi? Perché teoricamente anche la temperatura fa variare il ph e quindi la misurazione non sarà  reale a quella che c'è durante l'ammostamento

Share this post


Link to post
Share on other sites

Infatti i valori riportati in tutte le guide che ho letto sono considerati alle temperature di ammostamento..
Mi pare che anche in "la mia birra fatta in casa" ci sia scritto.. :)

Share this post


Link to post
Share on other sites

Ma voi il ph durante l'ammostamento lo misurate su un campione a 20 gradi? Perché teoricamente anche la temperatura fa variare il ph e quindi la misurazione non sarà  reale a quella che c'è durante l'ammostamento

 

Il mio phmetro compensa automaticamente il ph leggendo la temperatura, infatti, finchè non si stabilizza la temperatura non mi da l'ok sul valore di lettura.

Comunque dovrebbero esserci circa 3 decimi di punto ph tra una lettura a 20° e una a 60° 

Edited by trappist_forever

Share this post


Link to post
Share on other sites

Non capisco a cosa serve il compensatore in quanto ad una determinata temperatura c'è un determinato ph. Sarebbe utile se si volesse sapere il ph di alcune soluzioni standard (quindi a 25 gradi) ma a noi ci serve sapere per avere un ambiente ottimale per gli enzimi quindi ci serve il ph a quella temperatura non alla temperatura standard. Poi la temperatura varia di molto l'equilibrio di una reazione e nel caso della birra 40 gradi portano alla variazione di solo 0.3?

Share this post


Link to post
Share on other sites

Non capisco a cosa serve il compensatore in quanto ad una determinata temperatura c'è un determinato ph. Sarebbe utile se si volesse sapere il ph di alcune soluzioni standard (quindi a 25 gradi) ma a noi ci serve sapere per avere un ambiente ottimale per gli enzimi quindi ci serve il ph a quella temperatura non alla temperatura standard. Poi la temperatura varia di molto l'equilibrio di una reazione e nel caso della birra 40 gradi portano alla variazione di solo 0.3?

 

esatto 40 gradi portano una differenza di 0,3 circa.

 

La tua affermazione... "ad una determinata temperatura c'è un determinato ph" non è corretta, il ph di una sostanza non varia con la temperatura infatti è logaritmo di una concentrazione di ioni o cationi, non mi ricordo (e la temperatura non ha nessun ruolo nella formula).

E' la lettura del ph che varia però in base alla temperatura.

Compensare serve ad avere il corretto valore di ph se non compensi la lettura non corrisponde al valore reale ma è affetta da un errore strumentale.

Se prendi un soluzione neutra.... questa è neutra punto... a qualsiasi temperatura tu effettui la misurazione e la lettura del tuo strumento deve fornirti 7,00 a 60° come a 20°, come a 10°.

Se non lo fa è uno strumento che non compensa e devi compensare tu, con il cervello e le tabelle di compensazione, al suo posto, altrimenti, non riesci a capire che la soluzione di partenza è neutra.

Edited by trappist_forever

Share this post


Link to post
Share on other sites

esatto 40 gradi portano una differenza di 0,3 circa.

 

La tua affermazione... "ad una determinata temperatura c'è un determinato ph" non è corretta, il ph di una sostanza non varia con la temperatura infatti è logaritmo di una concentrazione di ioni o cationi, non mi ricordo (e la temperatura non ha nessun ruolo nella formula).

E' la lettura del ph che varia però in base alla temperatura.

Compensare serve ad avere il corretto valore di ph se non compensi la lettura non corrisponde al valore reale ma è affetta da un errore strumentale.

Se prendi un soluzione neutra.... questa è neutra punto... a qualsiasi temperatura tu effettui la misurazione e la lettura del tuo strumento deve fornirti 7,00 a 60° come a 20°, come a 10°.

Se non lo fa è uno strumento che non compensa e devi compensare tu, con il cervello e le tabelle di compensazione, al suo posto, altrimenti, non riesci a capire che la soluzione di partenza è neutra.

 

Non è proprio corretto. Il pH è il logaritmo negativo della concentrazione degli ioni H+ ma la concentrazione degli ioni H+ può variare con la temperatura dato che l'equilibrio chimico può spostarsi a causa della temperatura e di conseguanza anche il pH.

Quello che lo strumento compensa è solo la risposta dell'elettrodo alla temperatura ma non le variazioni dovute agli equilibri chimici di ciò che stiamo misurando.

Se volete trovare una spiegazione alla questione potete guardare qua. http://www.crisoninstruments.com/index.php?module=11&seccio=34〈=it

 

Quello del pH ideale per l'ammostamento e la temperatura di riferimento è una questione che non mi sembra molto chiara neppure nei libri più "quotati" es. Kunze. Non mi sembra di aver mai visto riportato la temperatura delle misura di pH.

  • Like 5

Share this post


Link to post
Share on other sites

Quello del pH ideale per l'ammostamento e la temperatura di riferimento è una questione che non mi sembra molto chiara neppure nei libri più "quotati" es. Kunze. Non mi sembra di aver mai visto riportato la temperatura delle misura di pH.

 

http://www.braukaiser.com/wiki/index.php?title=How_pH_affects_brewing

 

Nel link qui sopra (paragrafo all'altezza della provetta sulla destra), se ho interpretato bene a cosa ti riferisci, si conclude che i dati di riferimento di pH noti a tutti, sono riferiti all'optimum di attività  degli enzimi a temperatura di ammostamento (l'optimum stesso varia con la temperatura) ma molto probabilmente ottenuti da misurazioni su mosto raffreddato a temperatura ambiente.

 

Pertanto io raffreddo, misuro e prego di aver fatto centro.

Share this post


Link to post
Share on other sites

Come detto da dfat il ph è determinato dagli ioni H+ che si ottengono da una reazione e quindi variando la temperatura varia l'equilibrio e quindi la loro concentrazione... Guardando i valori di ph e temperatura degli enzimi si vede che all'aumentare della temperatura(proteasi poi i beta poi gli alfa amilasi) hanno ph crescente quindi mi viene da pensare che sia proprio la temperatura che sposta l'equilibrio nel verso opposto alla produzione di H+ quindi ad un innalzamento del ph... Non conosco tutte le reazioni che avvengono nell'ammostamento ma mi viene da dire che scindere uno zucchero complesso in uno più semplice non faccia abbassare il ph

Share this post


Link to post
Share on other sites

Non è proprio corretto. Il pH è il logaritmo negativo della concentrazione degli ioni H+ ma la concentrazione degli ioni H+ può variare con la temperatura dato che l'equilibrio chimico può spostarsi a causa della temperatura e di conseguanza anche il pH.

Quello che lo strumento compensa è solo la risposta dell'elettrodo alla temperatura ma non le variazioni dovute agli equilibri chimici di ciò che stiamo misurando.

Se volete trovare una spiegazione alla questione potete guardare qua. http://www.crisoninstruments.com/index.php?module=11&seccio=34〈=it

 

Quello del pH ideale per l'ammostamento e la temperatura di riferimento è una questione che non mi sembra molto chiara neppure nei libri più "quotati" es. Kunze. Non mi sembra di aver mai visto riportato la temperatura delle misura di pH.

 

Ignoravo che la temperatura avesse un ruolo reale, ma anche se marginale è presente, raffreddando il mosto da 60° a 20° il mio phmetro non mi da lo stesso numero ma si discosta di meno di +- qualche centesimo; io pensavo che ciò era dovuto al moto del mosto sull'elettrodo ed ad una diversa agitazione, invece.....

 

Dfat, leggendo il link da te postato ho notato che la variazione di ph imputabile alla temperatura, tra ph a temperatura ambiente e ph a temperatura di mash è del 10-15%.

Quindi dei circa dei circa 3 decimi di ph, di variazione 0,05 circa sono imputabili realmente alla temperatura e 0,25 all'elettrodo.

 

Cioè, se viene compensato il 85% dell'errore dovuto all'elettrodo, rimane il 15%  di variazione dovuto agli equilibri chimici mutati dal cambio di temperatura, 0,05 sono trascurabili per i nostri scopi brassicoli.

 

Nessun autore da di solito un valore unico per un determinato enzima, ma un range di ph ed anche abbastanza ampio nel quale il determinato enzima si trova nelle condizioni ottimali.

Edited by trappist_forever

Share this post


Link to post
Share on other sites

Per esperienza professionale il mio approccio al pH è molto cauto.

Mi è capitato più volte di vedere variazioni di valori significative (es. due pH metri diversi appena tarati con le stesse soluzioni tampone che danno risultati diversi sullo stesso campione) e non avere risposte da chi dovrebbe poterle dare (chi gli strumenti li vende).

Anche il grafico riportato nel link mi sembra troppo bello per essere vero; l'impressione è che sia fatto sulla base della teoria e non sulla reale risposta dell'elettrodo, d'altra parte in quella pagina spiegano solo il significato della compensazione della temperatura.

Per quanto riguarda i valori che si ottengono con i pHmetri che normalmente si utilizzano, la seconda cifra dopo la virgola non la guardo neppure, non è sicuramente significativa.

Fortunatamente gli enzimi lavorano entro un intervallo di pH piuttosto ampio e questo, a mio parere, è la nostra salvezza.

 

Leggerò la pagina di Braukaiser e vedo se trovo qualcosa sui riferimenti che riporta.

  • Like 1

Share this post


Link to post
Share on other sites

Guarda questo

http://www.amazon.it/dp/B00CRGIMHS/ref=cm_sw_r_udp_awd_Co8ttb134GJRG

Ancora non l'ho comprato, ma credo che a breve lo prenderò

 

Inviato dal mio Nexus 5 utilizzando Tapatalk

Ehm, è quello che veniva dato in omaggio un paio di anni fa dal produttore olandese del mulino clone brouland (scusate, non ricordo come si scrive)...consiglio? Lascia perdere piuttosto metti via i soldini e prenditi un phmetro ATC della Hanna, con 110 Euro te la cavi ma hai uno strumento preciso che poi sarà  anche molto duraturo...

 

Andrea

Share this post


Link to post
Share on other sites

Io ne acquisterei uno con calibrazione automatica in base alla temperatura ATC anche se è sempre meglio misurare attorno ai 20°.

 

Io ho un ADWA AD12

Prima dell'Hanna che ho adesso presi su eBay proprio l'AD12 dalla Spagna....usato 5 volte...dopo la prima volta si sono "scaricate" le batterie, evabbè, ci sta....la seconda volta erroneamente mi è caduto nel mosto e si è "folgorata" la sonda...(ci sta? non doveva essere impermeabile?), altri 25 Euro spesi...alla terza e quarta volta ci ho messo un'ora a tararlo (non voleva memorizzare il pH dei tamponj)...alla quinta volta si è fott....ehm, folgorata la sonda ancora...quel modello di pHmetro ha battuto il record mondiale di distanza percorsa in volo da uno strumento di misurazione.....

 

Senz'altro sono stato sfigato io per carità  (a volte mi capita di avere la tecnologia contro), però.....

 

Andrea

Share this post


Link to post
Share on other sites

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Reply to this topic...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Loading...

×
×
  • Create New...