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bobby

malti OGM

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[:197] ci difenderemo con le buone e se non bastasse anche con le cattive[:195]



:D:D:D:D:D:D:D:D

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è un'ottima idea e secondo me molti di noi con spazio a disposizione ci hanno pensato almeno una volta, ma il problema principale credo sarebbe la maltatura, si per le conoscenze tecniche ma anche e sopratutto per le attrezzature necessarie

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[quote]Vale ha scritto:

Il vero problema degli OGM non è la nostra salute (tanto è già  compromessa dai pesticidi! e dall'inquinamento) ma il fatto che sono brevettabili (e quindi brevettati sistematicamente dai produttori). Passare agli OGM vuol dire consegnare l'agricoltura (e quindi la nostra sopravvivenza) alle multinazionali che in futuro potranno decidere chi coltiva cosa e come e a che prezzo. Le varietà  naturali invece non sono controllabili da nessuno, e chi se ne frega della resa minore del 15% quando la famiglia media butta via normalemente anche di più perchè compra troppa roba (complici anche i prezzi bassi) che poi va a male nel frigo, o semplicemente supera la data di scadenza e viene buttata anche se sarebbe ancora commestibile, solo meno fresca e appetibile.

Ciao,

Vale
[/quote]
concordo!!

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[quote]didinho ha scritto:

[quote]Vale ha scritto:

Il vero problema degli OGM non è la nostra salute (tanto è già  compromessa dai pesticidi! e dall'inquinamento) ma il fatto che sono brevettabili (e quindi brevettati sistematicamente dai produttori). Passare agli OGM vuol dire consegnare l'agricoltura (e quindi la nostra sopravvivenza) alle multinazionali che in futuro potranno decidere chi coltiva cosa e come e a che prezzo.
[/quote]

spiace dirtelo, ma l'agricoltura è già  in mano alle multinazionali. quelle che proucono le sementi OGM sono le stesse che vendono i vari ibridi che vengono coltivati (mais, frumento, orzo e ortaggi)
[/quote]
purtroppo è vero...

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anche avendo un campo, i mezzi per coltivarlo, quelli per maltare l'orzo, che gia non è facile: resta un grosso problema, dove reperire una semente d'orzo a due file che abbia dei cromosomi sicuramente non modificati (anche con tecniche di breeding invasive sopracitate) :(
forse qualche banca del seme in svizzera o qualche organizzazione che cerca di preservare la biodiversità  esiste ancora.

se qualcuno ha i mezzi per fare tutto cio, gli farei una statua, credo... oltre a comprare per sempre orzo solo da lui!!!

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Anche io sono ULTRA contrario agli OGM!!!!!
[xx(][xx(][xx(][xx(][xx(][xx(][xx(][xx(][xx(]

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La paura degli OGM nasce dall'ignoranza. E dalla moda, dalle leggende metropolitane e da chi vuole vendere giornali.

Il NO italiano agli OGM è un NO ipocrita, perchè noi li importiamo e consumiamo/usiamo come mangimi senza problemi (es. la soia!). Noi non possiamo solo coltivarli, danneggiando stupidamente la nostra economia, ma comprando cmq dall'estero. Allora o non importiamo e non produciamo, non ha senso fare le cose a metà .

Nel medioevo c'erano persone che avevano paura delle innovazioni e bruciavano le "streghe" sui roghi...Oggi c'è chi ha paura degli OGM, senza sapere manco bene cosa sono e quali sono i reali rischi!

La realtà  è che alla fine sopravvive chi non ripudia la tecnologia a prescindere, ma chi impara a conoscerla, a valutarla e ad applicarla. Purtroppo in Italia su certe cose siamo davvero indietro, sebbene abbiamo del potenziale icredibile.

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(non voglio offendere nessuno, sia chiaro!)
Ci tengo davvero ad aprire gli occhi a chi "ha paura" o semplicemente non conosce.

Io sono convinto che la maggiorparte delle persone che li ripudiano hanno in testa qualche concetto distorto:
esempio si immaginano gli OGM come prodotti che emettono radiazioni gamma, verdi e fosforescenti di notte, o chissà  cosa.

Esorto a non dire NO per sentito dire. Di criticare sempre tutto e non prendere mai per buono nulla. :D

A questo proposito...cosa vi spaventa?

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Cosa mi spaventa degli ogm?

[b]Il fatto che siano brevettabili.[/b]
Dal mio punto di vista non si può concedere a nessuno l'esclusività  sullo sfruttamento di un prodotto alimentare, gli uomini sono degli animali opportunisti, se solo uno avesse in mano tutto il cibo del mondo non sarebbe di certo un bene, e la strada è quella.
[b]Non mi piace che siano modificati:[/b]
Non ce n'e bisogno, la natura è già  in grado di selezionare da sola le specie più forti da mandare avanti e se creiamo un mais resistente ad un virus, puoi star sicuro che dopo poco quel virus sia adatterà  e attaccherà  nuovamente la pianta, allora ri-modificherranno il mais, e il virus si riadatterà , modificheremo ancora il mail ...e così via fino a quando un giorno di mais ci sarà  rimasto ben poco in un chicco.
[b]Distrugge biodiversità :[/b]
Gli ogm (attraverso il polline) oggi, contaminano coltivazioni biologiche imbastardendole a tal punto da sterminale, distruggendo varietà  di piante, estinguendole. Io preferisco avere 10 varietà  di grano imperfette e naturali piuttosto che una di silicone.
[b]Non sfameranno il mondo:[/b]
Non è certamente avendo un cereale che resiste alla siccità  che sfameremo l'Africa, perchè tanto i soldi per comprarselo li non li ha mai avuti nessuno, si finirà  per piantare (in Africa) cibo che poi verrà  mangiato in Cina/India etc.. etc..

Di certo me li trovo in qualche alimento, ne sono certo, ma finchè ho modo di scegliere ci provo, la scelta secondo me è tra "bambola gonfiable" o "donna di carne e ossa" certo che se nell'immediato uno ha una "necessità " va bene anche la bambola, ma sul lungo periodo chi preferirete avere sotto le coperte?
Ho sdrammatizzato con abbastanza con quest'ultima battuta? :D
Rigiro la domanda a questo punto:
[b]Cosa vi da fiducia negli OGM?[/b]

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Siano modificati:
la natura stessa come dici tu, pensa già  a modificare il genoma del mais. Un eventuale virus si adatta "naturalmente" all'evolversi del mais, e il mais nuovamente, e così via...da milioni di anni. La differenza è che la natura agisce in maniera casuale. L'uomo conosce le lettere dell'alfabeto e può indirizzare con metodica il mais verso una determinata nuova caratteristica. E non pensare che questo sia possibile solo da pochi anni. Gli incroci tra piante e animali forzati dall'uomo per creare nuove specie (cosa che si fa da secoli) ha lo stesso principio e nessuno chiama un carlino un cane OGM. (ho preso un cane a caso, non so nemmeno se sia frutto di incroci strani :D).
Alla fine con gli incroci mescoli il DNA e guardi cosa esce fuori. Nell'ing. genetica invece sai bene cosa, dove e come lo metti.
Dire che è una cosa innaturale non ha senso, prima di tutto perchè cosa è naturale? Il fatto che non andiamo in giro nudi è naturale? (per me sì, fa parte dell'evoluzione)

Brevettabili:
questo discorso è troppo ampio, ma dal mio pdv si allontana parecchio dalla problematica OGM, o meglio...è importantissima, ma son convinto che non è la cosa principale che preoccupa, anche perchè basterebbe dire "la Commisione Europea emana dei decreti in modo da impedire brevetti su seq. nucletodiche o nuove specie, ecc...". Dopotutto questo è già  presente: per gli incroci di piante e animali non si può brevettare un bel niente.

Sugli ultimi due punti ricordo immediatamente una lezione di biologia vegetale, proprio sugli OGM.
Il rischio di trasferimento genico o di esplosione di una determinata coltura OGM deve essere tenuto in conto. E' ovvio che se io mi creo una pianta, un batterio, un virus modificato geneticamente e poi questo può riprodursi e andarsene per il mondo la cosa diventa pericolosissima, perchè come hai detto bene tu prima, il virus può mutare e generare nuove malattie.
Non per niente (cosa che si fa tutti i giorni in un lab biotek), i ceppi batterici e virali non sono per prima cosa virulenti per l'uomo, ma sopratutto per determinati ceppi si utilizzano meccanismi tali da impedire la crescita dei virus al di fuori del laboratorio.
Non ti sto a spiegare che cosa è un helper nel dettaglio, ma in sostanza senza di questo non si replica.
La stessa cosa ricordo si può fare per le piante. Andando a modificare il DNA di piante rese sterili. Tu la pianti, lei cresce lì, e muore.... nessuno va da nessuna parte.


"l problema della coesistenza è già  stato risolto dalla biotecnologia, con piante GM maschio sterili che non producono polline oppure attraverso inserzione del transgene nel DNA del cloroplasto (il polline non contiene cloroplasti): entrambe le tecniche rendono impossibile la "contaminazione" bloccando la diffusione del transgene verso altre colture o parenti selvatici"


Ora vorrei solo più dire una cosa....ho voluto controbattere ai tuoi punti, ma non voglio che passi questo concetto: la mia non è propaganda per gli OGM. Secondo me la tecnologia che c'è è potenzialmente utilissima. Detto questo bisogna con criterio affrontare tutte le problematiche e gli impatti economici, sociali ed ambientali.

Mai dire SI a priori o NO a priori. Questa è la mia idea.

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Ottimo, l'ultimo paragrafo mi piace parecchio, io sono contrario agli OGM questo è chiaro, non ho studiato molta chimica ma economia, conosco bene l'avidità  dell'uomo (me l'hanno insegnata all'università ), ma la mia tesi è stata sullo sviluppo sostenibile e sul microcredito, quindi le mie carte sono tutte in tavola, se non bastasse sono vegetariano e mi autoproduco gran parte di quel che mangio durante l'anno, forse così si capisce meglio la mia posizione :D

Sono una persona favorevole al progresso tecnologico pur non avendo uno smartphone è che di certe cose non ne capisco l'utilità , (come degli smartphone :D ), non parlo per partito preso, ma per me se ne può fare tranquillamente a meno, si possono studiare, ovvio, ma io li terrei nel cassetto e utilizzerei come extrema ratio in un futuro tutt'altro che certo.

Forse adesso, altri, hanno più elementi per valutare.

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l'avidità  dell'uomo spaventa anche me... è l'unica cosa che mi impedisce di farne propaganda :)

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[quote]DKPaolo ha scritto:

Siano modificati:
la natura stessa come dici tu, pensa già  a modificare il genoma del mais. Un eventuale virus si adatta "naturalmente" all'evolversi del mais, e il mais nuovamente, e così via...da milioni di anni. La differenza è che la natura agisce in maniera casuale.
[/quote]

la differenza fondamentale è il [u]tempo</u> più che la casualità ..la natura si autoregola con dei tempi molto più lunghi d quelli della nostra vita.. inoltre (per quanto io studi agraria) l'approccio scientifico alla natura presenta sempre delle lacune, nel senso che è impossibile considerare [b]tutte[/b] le infinite interrelazioni che ci sono tra diverse popolazioni e specie negli ecosistemi e quando l'uomo vuole metterci lo zampino non è improbabile che possa causare dei danni molto più gravi del problema che si proponeva di risolvere.
poi non direi che la natura lavora in maniera casuale..la natura è perfetta ed è in grado di autoregolarsi magnificamente, il problema è che l'uomo dovrebbe cercare di collaborare con la natura invece che cercare di dominarla. si veda i danni che può causare la lotta biologica quando non si considera il più piccolo dettaglio

[quote]DKPaolo ha scritto:
L'uomo conosce le lettere dell'alfabeto e può indirizzare con metodica il mais verso una determinata nuova caratteristica. E non pensare che questo sia possibile solo da pochi anni. Gli incroci tra piante e animali forzati dall'uomo per creare nuove specie (cosa che si fa da secoli) ha lo stesso principio e nessuno chiama un carlino un cane OGM. (ho preso un cane a caso, non so nemmeno se sia frutto di incroci strani :D).
Alla fine con gli incroci mescoli il DNA e guardi cosa esce fuori. Nell'ing. genetica invece sai bene cosa, dove e come lo metti.
Dire che è una cosa innaturale non ha senso, prima di tutto perchè cosa è naturale? Il fatto che non andiamo in giro nudi è naturale? (per me sì, fa parte dell'evoluzione)

[/quote]

incrociare e vedere "cosa salta fuori" significa mescolare i geni, cioè sfruttare il meccanismo adottato dalla natura e cercare di rispondere alle nostre esigenze, mentre modificare il codice genetico di un organismo non è la stessa cosa

secondo me le diverse necessità  di creare ogm, di impiegare la lotta chimica o la lotta biologica contro parassiti o altre avversità  delle piante è dovuta al fatto che l'uomo impiega la monocoltura per produrre la totalità  dei suoi alimenti, ed essendo questa una metodologia totalmente innaturale si verificano le mega infestazioni di funghi, parassiti ecc.. che decimano i raccolti. se si coltivasse in un contesto caratterizzato da una maggiore biodiversità  questi squilibri risulterebbero molto meno distruttivi e l'ecosistema della nostra coltivazione sarebbe in grado di autoregolarsi limitando i danni a piccole porzioni del coltivato, in modo da rendere economicamente sfavorevole l'adozione di qualsiasi tecnica di protezione delle colture..
se non lo conoscete vi consiglio vivamente i libri di masanobu fukuoka in cui queste cose di cui vi parlo in maniera sicuramente troppo breve e magari non chiarissima sono spiegate nei minimi dettagli e supportate dalla sua esperienza cinquantenaria di coltivazione naturale sia di cereali che di frutta e verdura in cui otteneva un rendimento più alto della media dei campi coltivati in maniera tradizionale presenti nella sua regione.

poi sul cosa ci spaventa, oltre alle problematiche a livello di equilibrio naturale, l'ho già  scritto in un post precedente, la principale resta la salute

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non potrei essere meno d'accordo con menph, niente di personale ovviamente. :D

il mio punto di vista assomiglia molto a quello raccontato in questo interessantissimo pezzo.
[url]http://www.ilpost.it/antoniopascale/2012/10/16/michele-serra-la-lattuga-e-il-berlusconismo/[/url]

ciau

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la natura è perfetta è un'affermazione abbastanza pesante. Vallo a dire a chi ha certe malattie degenerative...cmq evito di replicare perchè mi ripeterei sui discorsi salute/ambiente :D. Idem sui meccanismi genetici, perchè mi scontro con l'idea irradicata delle persone che "il buono è ciò che è naturale, il cattivo ciò che è artificiale" (vedi esempio incrocio tra piante/ing. genetica). Con questo presupposto non si va da nessuna parte e la discussione è chiusa a priori.


Interessante invece è l'articolo che hai postato @svante. Io mi sono laureato giovedì scorso proprio presentando una tesi sui pesticidi e sulle metodiche per garantirne l'assenza dai prodotti alimentari, quindi l'articolo mi ha toccato parecchio. L'aspetto ambientale è sicuramente quello più delicato (sebbene a noi interessi di più quello sulla salute umana!...i soliti "egoisiti")

.. quanti di voi hanno un orticello in casa? (o per rimanere in tema...di luppolo?)
Io sì, e vi assicuro che non usare nulla è quasi impossibile, anche se fattibile (ovvero raccogli quello che sopravvive). Con coltivazioni di questo tipo si sfama il mondo? A breve saremo 9 mld....mi ritrovo completamente nell'affermazione dell'articolo:

"Le normali pratiche agronomiche, come le rotazioni, sono certo necessarie ma purtroppo non sufficienti. Tradotto, la bella e fatata parola biologico non basta a fermare l’imponderabile."

"Dunque la risposta conserva la sua buona dose di cinismo: sì, trattare è indispensabile. Che sfiga."

La coltivazione biologica piace anche a me, ma di fronte alla realtà  dei fatti, per me rimane una coltivazione di "nicchia" non certo in grado di soddisfare la richiesta mondiale di cibo. Poi di sicuro siamo troppi nel mondo e su questo ci si può appigliare dicendo: appunto! Non usiamo più niente (pesticidi, OGM, ec...), muore la metà  delle persone, e stiamo tutti bene con l'orticello biologico in casa. Ma per me questo è un altro discorso e vi stupirebbe il mio pensiero.

La mia lotta cmq non è verso l'uso o no dei pesticidi, ma è verso quelle persone che ritengono a prescindere che ciò che è naturale è perfetto, buono, sano e equilibrato, mentre l'artificiale, la sostanza chimica, è male!!! (che poi cosa vuol dire, dato che anche l'acqua è una sostanza chimica).
E' usare un paraocchi e vedere solo un lato della situazione!!! è questo che non accetto!!!!!!!!!! :D


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[quote]DKPaolo ha scritto:
Con coltivazioni di questo tipo si sfama il mondo?
[/quote]

io non credo sia un problema di coltivazioni o di sfamare il mondo: se le maggiori società  farmaceutiche spendono 10 volte di più in pubblicità  che in ricerca verrebbe da pensare che oggi non sia il benessere umano la priorità ... basta dare un occhiata alle coltivazioni di cotone in india dove gli ogm sembrava portassero ad una nuova rivoluzione verde ed ora invece il governo è alle prese con migliaia di suicidi di agricoltori che hanno abbandonato varietà  locali tipiche per trovarsi con produzioni molto più basse, consumi idrici maggiori, sementi molto più costose e debiti a cui non riescono a far fronte....
credo che davanti a questo l'uomo dovrebbe fermarsi un attimo e pensare: ha un senso? siamo sulla strada giusta? ...se siamo arrivati al paradosso di studiare alberi GM in grado di assorbire più anidride carbonica per ridurre l'inquinamento ([u]da noi prodotto</u>) significa evidentemente che l'uomo non cerca più risposte ai problemi ma cerca solo potenziali canali di profitto e poco importa che di mezzo ci siano altri uomini o la natura....
non ho preconcetti sull'innovazione, anzi credo ci sia molta filosofia nel concetto stesso di agricoltura biologica, ma sono convinto che sopratutto al giorno d'oggi sia importante saper distinguere tra progresso e marketing...
è un po come quando dicono che i prodotti italiani sono i più sicuri e garantiti e finché compri italiano stai tranquillo... e i sequestri? le frodi e le contraffazioni all'ordine del giorno è roba da film?

ciao:)

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secondo me hai fatto di tutta l'erba un fascio. Applicare un esempio negativo della storia a qualcos'altro. Questo non è un criterio scientifico. Uomo che produce CO2 = cattivo. Allora uomo che produce OGM = cattivo.
Le problematiche sono tante (econimiche, ambientali e sociali), ma non si affrontano così.

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[quote]DKPaolo ha scritto:

la natura è perfetta è un'affermazione abbastanza pesante. Vallo a dire a chi ha certe malattie degenerative...cmq evito di replicare perchè mi ripeterei sui discorsi salute/ambiente :D. Idem sui meccanismi genetici, perchè mi scontro con l'idea irradicata delle persone che "il buono è ciò che è naturale, il cattivo ciò che è artificiale" (vedi esempio incrocio tra piante/ing. genetica). Con questo presupposto non si va da nessuna parte e la discussione è chiusa a priori.

[...]

La mia lotta cmq non è verso l'uso o no dei pesticidi, ma è verso quelle persone che ritengono a prescindere che ciò che è naturale è perfetto, buono, sano e equilibrato, mentre l'artificiale, la sostanza chimica, è male!!! (che poi cosa vuol dire, dato che anche l'acqua è una sostanza chimica).
E' usare un paraocchi e vedere solo un lato della situazione!!! è questo che non accetto!!!!!!!!!! :D

[/quote]

secondo me paolo mi hai frainteso..
io sono assolutamente convinto nel dirti che la natura è perfetta e non è un'affermazione pesante è semplicemente buon senso. ma non ne faccio un discorso naturale=bello o artificiale= cattivo e nemmeno lo dico da un punto di vista bucolico.
ne faccio un discorso pratico e terra-terra al 100%, semplicemente non esiste nessuna coltivazione umana che renda una quantità  di biomassa come quella di una foresta o come un fondale marino ecc.. i sistemi naturali sono migliaia di volte più efficienti delle colture antropizzate. la natura è in grado di regolare un'infinità  di fattori e portarli all'equlibrio, mentre l'uomo vede solo i pochi che gli interessano o che riesce a comprendere e tralascia tutti gli altri. anche l'evoluzione stessa e il fatto che la vita resista e si adatti a continui mutamenti da milioni di anni è, a mio avviso un'altra faccia di questa perfezione, di un lento ma costante movimento verso l'equilibrio

poi l'esempio che mi fai delle malattie secondo me è errato..primo perchè le malattie degenerative e quelle autoimmuni non sono sempre esistite, ma derivano da stili di vita, condizioni ambientali e [u]sopratutto</u> dalla dieta degli individui e da come gli antigeni presenti nei cibi interagiscono con il nostro sistema immunitario
e secondo perchè la morte e le malattie fanno parte della perfezione della natura e del suo tentativo di portare avanti la vita nel tempo [u](adesso non voglio alzare un polverone, ci mancherebbe. [b]vi prego di non fraintendermi[/b] perchè questi sono discorsi delicati, ed anzi auguro a chiunque anche al mio peggior nemico una vita lunga, felice, in salute e senza malattie )</u> ma da un punto di vista strettamente biologico e guardando non dalla nostra ottica personale ma da quella dell'evoluzione sono i più forti e resistenti che devono trasmettere i loro geni alle generazioni successive..è così per ogni specie da sempre

[quote]
.. quanti di voi hanno un orticello in casa? (o per rimanere in tema...di luppolo?)
Io sì, e vi assicuro che non usare nulla è quasi impossibile, anche se fattibile (ovvero raccogli quello che sopravvive).
[/quote]

anche con questo sono in disaccordo io ho l'orto non uso e non ho mai usato pesticidi, non uso e non ha mai usato concimi di sintesi eppure raccolgo ogni hanno verdura in abbondanza, e non è assolutament come dici tu perchè se vieni a vederlo noterai che è più difficile trovare qualcosa che muore in mezzo al resto e non il contrario:D

comunque non posso che ripetermi e consigliarvi la lettura di masanobu fukuoka "la rivoluzione del filo di paglia" per capire quali potenzialità  possa avere l'agricoltura naturale (non biologica, ma naturale), anche per il nostro futuro prossimo in cui come dite giustamente saremo in nove miliardi molto presto.
come vi ho già  scritto fukuoka raccoglieva (al passato perchè è morto nella seconda metà  degli anni '90) più degli agricoltori che impiegavano pesticidi e diserbanti, semplicemente applicando in maniera ponderata e sistematica la pacciamatura con la paglia di scarto della coltura del riso o dell'orzo e utilizzando leguminose da sovescio come trifogli ed erba medica

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[quote]svante ha scritto:

non potrei essere meno d'accordo con menph, niente di personale ovviamente. :D

[/quote]

ci mancherebbe, una discussione come questa è tanto più costruttiva quanto più ci si trova a confrontarsi con opinioni diverse dalla propria e quindi mi fa anche piacere che ognuno abbia la sua idea:)

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[quote]DKPaolo ha scritto:
Questo non è un criterio scientifico. Uomo che produce CO2 = cattivo. Allora uomo che produce OGM = cattivo.
Le problematiche sono tante (econimiche, ambientali e sociali), ma non si affrontano così.
[/quote]

ok forse mi sono spiegato male, non sto paragonando chi produce anidride carbonica a chi produce OGM per etichettarli come "cattivi", quello che intendevo criticare è il modello con cui si affrontano le problematiche ambientali... se l'inquinamento esiste non è colpa delle piante che assorbono troppo poca CO2 ma è dell'uomo (specie) che l'ha prodotto e creare vegetali in grado di assorbirne maggiori quantità  (per esempio) non credo sia il modo giusto di risolvere il problema...
te ne faccio un altro: i terreni e le falde sono contaminati dai diserbanti? bene, sono in commercio varietà  di mais in grado di resistere a specifici diserbanti... e quando le infestanti diventeranno resistenti ne verranno creati di più potenti e via così....
credo che l'industria possa portare (come ha già  fatto) delle grandissime innovazioni all'agricoltura ma sono anche convinto che l'avidità  umana saprà  renderle dei flagelli per il pianeta...

il mio non è un NO preconcetto ma prima di studi e dati che testimoniano l'effettiva dannosità , ne faccio una questione di etica

ciao:)

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bella discussione ragazzi e complimenti per il rispetto reciproco con cui la state affrontando....vi seguo...

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[quote]Giaco ha scritto:

Cosa mi spaventa degli ogm?

[b]Il fatto che siano brevettabili.[/b]
Dal mio punto di vista non si può concedere a nessuno l'esclusività  sullo sfruttamento di un prodotto alimentare, gli uomini sono degli animali opportunisti, se solo uno avesse in mano tutto il cibo del mondo non sarebbe di certo un bene, e la strada è quella.
[b]Non mi piace che siano modificati:[/b]
Non ce n'e bisogno, la natura è già  in grado di selezionare da sola le specie più forti da mandare avanti e se creiamo un mais resistente ad un virus, puoi star sicuro che dopo poco quel virus sia adatterà  e attaccherà  nuovamente la pianta, allora ri-modificherranno il mais, e il virus si riadatterà , modificheremo ancora il mail ...e così via fino a quando un giorno di mais ci sarà  rimasto ben poco in un chicco.
[b]Distrugge biodiversità :[/b]
Gli ogm (attraverso il polline) oggi, contaminano coltivazioni biologiche imbastardendole a tal punto da sterminale, distruggendo varietà  di piante, estinguendole. Io preferisco avere 10 varietà  di grano imperfette e naturali piuttosto che una di silicone.
[b]Non sfameranno il mondo:[/b]
Non è certamente avendo un cereale che resiste alla siccità  che sfameremo l'Africa, perchè tanto i soldi per comprarselo li non li ha mai avuti nessuno, si finirà  per piantare (in Africa) cibo che poi verrà  mangiato in Cina/India etc.. etc..

Di certo me li trovo in qualche alimento, ne sono certo, ma finchè ho modo di scegliere ci provo, la scelta secondo me è tra "bambola gonfiable" o "donna di carne e ossa" certo che se nell'immediato uno ha una "necessità " va bene anche la bambola, ma sul lungo periodo chi preferirete avere sotto le coperte?
Ho sdrammatizzato con abbastanza con quest'ultima battuta? :D
Rigiro la domanda a questo punto:
[b]Cosa vi da fiducia negli OGM?[/b]

[/quote]

Non ho mai letto nulla che sintetizzasse così perfettamente il mio pensiero sugli OGM. Complimenti Giaco!

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