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  1. Ciao a tutti! apro questo tread per fare una specie di miniguida per costruire e automatizzare una camera di fermentazione e kegerator, usando un freezer a pozzetto. Prima riflessione: perché un freezer? nella ricerca sul web mi sono imbattuto in mille soluzioni diverse, una più singolare delle altre. alla fine su un forum americano ho trovato un utente che ha avuto un'idea mica male: usare un freezer per poter gestire al meglio le temperature prossime allo zero e andare anche sotto nel caso delle eisbock. Ho abbracciato subito la soluzione proprio per la versatilità del sistema. Seconda riflessione: Perchè un pozzetto? la peculiarità del pozzetto è che il coperchio, situato in alto, permette di forare sopra ed avere un pianale di appoggio sopra, dove collocheremo la colonna di spillatura. Terza riflessione: Perché fare una camera di fermentazione e anche keezer? mah, diciamo che visto lo spazio esiguo che occupa un freezer a pozzetto(il mio nello specifico occupa, compreso lo spazio per il ricircolo, 80cmx70cm, una nullità ) posso avere un unico strumento. quando non fermento posso usare i fusti. Ovviamente non è un sistema super perfetto perchè devo pensare che se fermento non posso usare la spina. Per ora, un keezer dedicato non posso permettermelo. Partiamo con la descrizione di come è strutturato: In pratica è un freezer che poggia, ancorato, ad un piano dotato di ruote, termoregolato da un stc-1000. L'STC-1000 è un termostato da acquari che tramite una sonda rileva la temperatura e decide se raffreddare o riscaldare l'ambiente. viene fornito di sonda integrata non resistente ai liquidi. Consiglio l'acquisto di una sonda IP65(resistente in totale all'acqua) tipo ntc 10 KOhm o di un pozzetto in inox da mettere su un lato del fermentatore. Praticamente la sonda rileva la temperatura e decide se raffreddare tramite il motore del freezer o riscaldare con un cavo riscaldante. Cosa serve e quanti soldi ci viene a costare: Freezer a pozzetto, subito.it, 120 euro stc-1000, amazon, 22 euro compresa spedizione cavo riscaldante 80 w, amazon, 23 euro compresa spedizione scatola derivazione 240x190x90, vari brico, 8 euro scatola IP44 con tedesca bipresa e italiana, vari brico, 12 euro 2 pressacavo IP55 da 7, vari brico, 50 cent 4 led 220v, negozi di elettronica, 8 euro 1 deviatore tre posizioni a leva, negozi di elettronica, 3 euro 2 interruttori a leva, negozi di elettronica, 6 euro cavi elettrici da 1 sfusi, vari brico, 3 euro 5m di cavo unico con tre cavi da 1 dentro e spina italiana, vari brico, 4 euro faston 6,35, vari brico, 2 euro 4 ruote da 25 kg(valutate poi in base al peso), vari brico, 10 euro 1 piano in mdf da 15 mm, vari brico, 6 euro 2 assi da carpenteria 2,8cmx3,8cmx4m, leroy merlin, 4 euro 6 viti da 120, vari brico, 2 euro 2 viti da 60, vari brico, compreso nei due euro sopra totale: 115 senza freezer, 235 con. inoltre servono: nastro isolante forbici da elettricistra pinza trapano e punte da legno cacciaviti di cui uno fino tipo cercafase. Let's go! iniziamo a costruire In un brico ho reperito il pianale in mdf con le misure di 80x70 mi sono fatto tagliare le due assi in 4 pezzi da 80 cm e 8 da 56. Ho iniziato dalla scatola di derivazione che ho forato per farci entrare l'STC. una volta forata, sono passato a fare i fori per gli interuttori e i led. ne ho messi due, uno verde e uno rosso, sopra il deviatore e uno sopra ciascun interuttore, di colore rosso. il deviatore commuta la corrente in ingresso al sistema manuale, gli interruttori e led rosso, o automatico, STC-1000 e led verde. ho forato poi il retro dell scatola e inserito un pressacavo dove ho fatto scorrere il cavo unico. poi ho spellato il cavo e i fili singoli. ho collegato la fase(blu) ad un fastom e messo nella posizione centrale del deviatore. nel contatto inferiore del deviatore ho collegato la fase in ingresso dell'STC e il led verde, sempre tramite fastom. nel contatto superiore ho collegato tre fastom: uno per il led rosso, uno per il primo interrutore ed uno per il secondo, per portare la fase agli interuttori. ho inserito i cavi nelle posizioni inferiori degli interrutori. nel contatto superiore di ciascuno ho collegato due fastom: uno per il cavo che va alle prese ed uno per il led. ho collegato la neutra di ogni led(4 cavi neri) in un solo cavo tramite un mammuth per avere un solo cavo poi. ho forato poi la scatola per inserire il secondo passacavo per la sonda e la ho collegata all'stc. poi ho forato la scatola sul retro, verso sinistra e ho rimosso il coperchio delle prese e il tappino. ho collegato le prese tra di loro con un ponte di neutra e di terra. poi ho collegato un cavo neutra ad una presa e lo ho portato nella scatola principale. ho collegato la neutra delle prese a quella dei led, quella del cavo principale e all'stc, il tutto tenuto insieme da un mammuth la terra ha subito lo stesso processo ma è stata collegata solo alla terra del cavo. ho collegato la fase uscente dall'interruttore di sinistra alla tedesca e quello di destra all'italiana. ho collegato la fase dell'stc agli ingressi dei relè(vedere lo schema per il montaggio) poi ho collegato la fase in uscita per il raffreddamento alla tedesca per il riscaldamento all'italiana. poi ho chiuso il coperchio delle prese. ed è cablato il doppio comando. inoltre sappiamo se l'stc su che presa sta lavorando senza doversi chinare. ho fissato il tutto su un pannellino di compensato da 5 che avevo in casa passiamo al piano con le ruote ho fissato le ruote al piano(ricordate che le viti devono essere massimo 16mm ho trapassate il piano) poi lo ho girato ed ho fissato quattro pezzi da 56, uno sopra l'altro avendo per altezza il lato da 2,8 cm, lungo il lato da 70 cm ho forato in testa ed a 2/3 e inserito le viti da 120. ho fatto la stessa cosa dall'altro alto. in testa ho messo trasversalmente ai due lati, lungo il lato da 80 cm, i 4 pezzi da 80 cm. poi ho forato e messo le rimanenti due viti da 120. ho forato e messo delle viti per ancorare meglio i tre pezzi tra loro nello spazio ho ancorato il meccanismo di controllo. poi ho eliminato un pezzo di legno sul lato di 80 perchè giustamente la spina del frigo è ancora solida e non passa attraverso il legno. ho collegato la spina del freezer e montato sopra la struttura e messo in bolla. fine. devo ancora collegare il cavo. la sonda la faccio passare in un foro per lo scolo della condensa. il risultato finale(notare il cavo che entra dentro lo scolo) retro sonda dentro una visione di insieme prossimamente arriverà le coperture laterali e posteriore, il piano e la colonna.
  2. Probabilmente molti di voi ad un certo punto saranno stati colti da questo dubbio amletico: serpentina in rame, scambiatore a piastre o controflusso per raffreddare il mosto? Sono uno di voi, però mi è durata relativamente poco dato che visto il prezzo della serpentina e quello dello scambiatore ho deciso di buttarmi su quest'ultimo. In particolare ho preso un Polsinelli in Inox a 40 piastre saldobrasate in rame Tanti bei paroloni vero? Quello che più della parola "saldobrasare", che non conoscevo fino a pochi giorni fa, mi ha lasciato perplesso è la totale assenza di qualsivoglia istruzione, informazione o guida d'uso su questo prodigio della termodinamica...addirittura su internet latitano informazioni certe! Apro questo thread per raccogliere dubbi e risposte, tra cui le mie (domande) visto che sono in feroce attesa di usare questo aggeggio. Purtroppo il mio account è ancora limitato nel poter postare immagini e link, avevo due schemi per la configurazione ed il funzionamento che avevo relizzato al pc e non posso postarli. Pazienza. --- Vorrei farvi delle domande a cui mi piacerebbe avere risposte certe, possibilmente, così da regolarmi per fare tutto al meglio su tutte quelle cose che mi risultano oscure. Di seguito posto tutto ciò che so, che non è detto sia giusto, che scrivo perchè mi possiate eventualmente correggere indirizzandomi verso la risposta giusta. Il resto rimarrà a disposizione dei "novizi" che come me cercheranno informazioni e, sperabilmente, le troveranno qui in questo thread. --- - Come si lava e sanifica lo scambiatore di calore? - Come funziona e come si usa lo scambiatore di calore? - Quali tubi? - Perplessità e dubbi vari 2) Come capisco se il mosto raffreddato in uscita ha raggiunto una temperatura ideale per l'inoculo del lievito (20 gradi circa)? 3) Come faccio ad essere sicuro che pulendo lo scambiatore di calore non siano rimasti residui di mosto/proteine/torbidume vario dentro al circuito di raffreddamento? --- Per il momento dovrebbe essere tutto. Aggiornerò con le vostre risposte ed eventuali altre informazioni! Grazie per l'attenzione.
  3. PREMESSA: Ciao a tutti, apro questo topic anche se è da pochissimo che mi sono affacciato attivamente al mondo del BIAB (come ho già detto in altri post ho fatto solo 3 cotte in 1 settimana e sto ancora tarando l’attrezzatura e migliorandola), sono però alcune settimane che cerco info sulla tecnica, sui materiali, sui posti dove acquistare cio’ che serve ecc… e alla fine sono riuscito a trovare tutto, ma non ho trovato, appunto, un post “unico†in cui si possa capire DOVE e COSA acquistare esattamente, per questo voglio crearne uno, per evitare ad altri di dover girovagare per settimane e spendere soldi e tempo in cose non utili. Ho deciso di farne una piccola guida proprio per evitare a chi, come me, si affaccia su questa tecnica e vuole provarla “in piccoloâ€, col proprio fornello da cucina ed iniziare a fare delle prove. Come da titolo questi materiali permettono di fare piccole cotte (per un totale di 10 litri o piu’ a seconda della dimensione della pentola e dall’efficienza del proprio fornello) in poco tempo (circa 4 ore compresa pulizia dei materiali quando ci avete preso un po la mano e ovviamente a seconda dei tempi di mash previsti dalla ricetta). P.S. Non mi dilungherò nella spegazione dell’effettiva procedura in quanto è già presente sul forum una guida esaustiva. Ecco cosa intendo per "fornello grande", quello che uso io. Se siete fortunati ed avete invece un fornello a doppia corona potete spingervi ad utilizzare pentola più grande per produrre piu' litri. ELENCO DEI MATERIALI E DOVE REPERIRLI: LA SACCA: Inizierei con LA SACCA. Su questo argomento ci sono già centomila discussioni qui su questo e su altri forum; non mi dilungherei piu’ di tanto, mi limiterei a consigliare un tessuto poliestere 100% a maglie fini. Come già abbiamo visto in altre discussioni il materiale “perfetto†è il VOIL SVIZZERO, ma ho ottenuto buone cotte anche con tessuto a maglie leggermente piu’ larghe (ho acquistato un paio di tende da Leroy Merlin e le ho tagliate e ne ho fatto fare un sacco). Una cosa importante è che la sacca deve essere in tutto e per tutto una “seconda pelle†per la pentola. Quindi consiglio di farsela fare esattamente su misura, misurando perfettamente e facendo varie prove. Consiglio anche di far fare un orlo sulla cima del sacco, nel quale inseriremo una corda e un pulsante per poterlo stringere. Io solitamente stringo il sacco al di sotto dei manici, in modo che non si muova quando vado a mescolare il mosto col cucchiaio (straconsiglio questo accorgimento visto che quando non lo usavo avevo i lembi del sacco che si spostavano molto e rischiavano di andare dentro alla pentola.). Per quanto riguarda rinforzi e manici del sacco io per queste quantità di mosto li sconsiglio. Ho acquistato un sacco per BIAB da un vendor inglese su Ebay (piu’ che altro per capire com’era fatto e farmelo replicare piu’ in piccolo) e m’è arrivato appunto con grandi manici e un grosso rinforzo tutto attorno. Questo serve se avete grosse quantità di grani (e quindi molto pesanti quando zuppi di mosto) ma sono superflui per quel che dobbiamo fare “noiâ€. LA PENTOLA + COPERCHIO: La dimensione e il tipo di pentola dipende molto dai fornelli che avete a disposizione. Ovviamente piu’ la pentola è “grossa†e “grande†e più calore (e tempo soprattutto) serve per portarla alle varie temperature. Quello da ricercare è la pentola perfetta per il tipo di fuoco che si ha a disposizione. Io ho un normalissimo fornello “grande†a fiamma unica e mi sto trovando bene con una pentola da 16 litri diametro 30cm alta 27cm in Acciaio INOX (pagata 27 euro + 5 di coperchio in un negozio di articoli da cucina della mia zona) con la quale riesco a produrre 10 litri di mosto. Alcuni hanno fuochi piu’ grandi o fuochi a 2 corone con 2 fiamme; In questi casi potete tranquillamente provare con pentole piu’ grandi e con una produzione di piu’ litri (come già fanno molti sul forum). Come materiale l’INOX è sicuramente migliore e piu’ indicato, ma l’alluminio è piu’ sottile e dovrebbe raggiungere piu’ in fretta le temperature (non ho provato ma cosi’ dicono). DOPPIOFONDO PER PENTOLA: Altro oggetto FONDAMENTALE per questa tecnica è un doppiofondo per la pentola, che evita che il sacco venga a contatto diretto con il fondo caldo e che possa fondersi. A questo uso potete in realtà utilizzare centomila cose diverse (griglie, colapasta, reti, sottopentola, sottotorta). Io personalmente ho trovato qualcosa di PERFETTO; nel negozio in cui ho acquistato la pentola ho trovato anche una teglia per pizza tonda esattamente della stessa identico diametro interno della pentola, gli ho fatto dei fori con il trapano (farne molti visto che la temperatura del mosto al di sotto del doppiofondo dev’essere il piu’ possibile uguale a quella del mosto sopra e non ci deve essere sbalzo termico). Altro accorgimento per il doppiofondo è che non sia troppo “altoâ€, infatti se mettete un colapasta fatto a mezza sfera perderete molto spazio che andrebbe occupato dal sacco (ricordate che stiamo “lavorando†con 14 litri di acqua e non con 30, quindi, proprio perché siamo “nello strettoâ€, quello spazio andrebbe occupato dai grani in infusione), molto meglio quindi un doppiofondo il piu’ basso e “piatto†possibile. Altra cosa fontamentale è un “sistema†per poter togliere il doppiofondo una volta che si è finita la fase di mash e si passa alla bollitura. Io nel mio caso ho messo una corda che esce dalla pentola (e che lego al manico della pentola durante il mash per evitare che vada a bruciarsi col fuoco sotto) e che tiro semplicemente una volta finito il mash. Altra possibilità è trovare qualcosa che abbia una maniglia (o applicare una maniglia al doppiofondo), possibilmente qualcosa di discreto e non tagliente in modo che il sacco non ne risenta, che potremo andare a “prendere†con la parte finale del cucchiaio o mestolo, fatta solitamente a uncino o con qualcosa del genere.
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