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Vale

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Everything posted by Vale

  1. Intasamento magari no, lentezza nel filtraggio molto probabilmente. A che distanza fra di loro sono i fori? Diametro pentola interna? Vale
  2. In realtà la percezione del sapore non funziona proprio come una equazione matematica. In presenza di gusti percepiti come contrapposti come dolce/amaro non è che le due sensazioni si annullano e danno lo 0 gustativo. Una birra molto destrinosa ma con IBU elevate darà comunque le sensazioni sia di dolce del malto che di amaro del luppolo, dando una sensazione più o meno sbilanciata verso uno o l'altro polo a seconda del rapporto. La presenza di più gusti anche contrapposti contribuisce comunque alla complessità della birra, che a seconda dello stile può essere o meno appropriata. Ciao, Vale
  3. Ciao, con solo mezzo litro ed immagino senza agitazione continua guadagni ben poco, forse il 10% di cellule. Personalmente non considererei meno di 1L, meglio sarebbe 2L. Ciao, Vale
  4. Secondo me con una gittata così tardiva i 40 IBU calcolati rimangono pura teoria. Considera che il luppolo deve prima inzupparsi di mosto e scaldarsi per poi iniziare a isomerizzare gli alfa-acidi. Con appena 10 minuti non fa in tempo prima che il fuoco venga spento, ti troveresti una birra dolcissima e con aroma di luppolo quasi nauseabondo. Io metterei almeno la metà ai classici 60 minuti. Ciao, Vale
  5. [quote]caio ha scritto: questa non la sapevo, si crea a quelle temperature il composto che da quell'aroma, ti ricordi come si chiama anche? [/quote] In realtà si crea per via enzimatica acido ferulico che viene poi metabolizzato dal lievito producendo 4-vinyl-guaiacol (un composto fenolico che ricorda i chiodi di garofano). La temperatura ottimale per la sua produzione è 37 °C. Nell'ultima hefeweizen che ho fatto l'ho saltato perchè non mi piace questo aroma ma me l'ha prodotto lo stesso, chissà se l'avessi fatto cosa veniva fuori :D Ciao, Vale
  6. [quote]Scott ha scritto: il vero problema è che nonostante le tante piastre il nostro raffreddamento è lentissimo! [V] se andassimo veloci arriveremmo a 26-27 ° in 10-15 minuti ma per raffreddare a 18° è tutta un'altra storia, anche adesso che è inverno e l'acqua di pozzo è bella fredda ci mettiam qualcosa come più di mezzora per 20 litri, ed è una gran rottura di balls... dobbiam far qualcosa, metterne un altro in serie o qualche altra roba [/quote] Ieri con un 40 piastre ho raffreddato 34 litri in meno di 15 minuti a 19 °C. I vostri tempi sono veramente troppo alti e non sono giustficabili, secondo me c'è qualcosa che non funziona a dovere. L'acqua di raffreddamento a che temperatura vi esce dal rubinetto e poi dallo scambiatore? Ciao, Vale
  7. [quote]Messaggio di rroby Sono li' li' per ordinare il mulino. Dopo aver letto diverse discussioni ero ormai orientato per il Barley Crusher dalla Germania . Poi ho rivisto questo: [url]http://www.hobbybrauerversand.de/products/Malzmuehlen/MattMill-Kompakt.html[/url] I rulli sono corti, ma 70 mm. di diametro contro i 32 scarsi del BC. Ho letto che il diametro dei rulli puo' fare la differenza. La spesa non e' molto diversa tra i due mulini. Mi comunichereste le vostre opinioni in merito per favore? [/quote] Me lo sono appena fatto regalare per Natale e ne sono soddisfattissimo. Il diametro dei rulli fa veramente la differenza, qui siamo quasi a livello di un mulino professionale. La larghezza è meno importante a meno di voler macinare > 200 kg/h, con un normale trapano elettrico a velocità variabile i miei sei chili li ho macinati in non più di 5 minuti. Ciao, Vale
  8. Nei fusti ci va meno zucchero (e quindi CO2) perchè altrimenti nella spillatrice si forma troppa schiuma e non si riesce a spillare decentemente. Il collo di una bottiglia ha una sezione molto più grande di una spillatrice (ancora di più una bottiglia magnun) e il problema non si presenta, la schiuma si forma solo nel bicchiere ed è molto più facile da gestire, il priming è da fare normalmente come per le bottiglie più piccole. Ciao, Vale
  9. [quote]Messaggio di bobby buon anno a tutti! volevo chiedervi: secondo voi le buste di lievito liquido una volta attivate possono scoppiare se lasciate troppo tempo chiuse? ricordo di un ragazzo a cui era successo, però vorrei capire se è un caso oppure se è una cosa molto probabile. grazie;) [/quote] In teoria non dovrebbe succedere perchè la quantità di zucchero presente nella bustina interna non è sufficiente a sviluppare così tanta CO2 da far scoppiare la busta esterna. A me però è già capitato almeno tre volte di trovare ben due bustine di nutriente attaccate, sicuramente per un errore della confezionatrice automatica. Immagino che se la quantità di zuccheri raddoppia si possa arrivare allo scoppio della busta se si aspetta troppo a lungo. Ciao, Vale
  10. [quote]berto ha scritto: Ora non sento più odore di uova marce, ma le esalazioni restano comunque piuttosto aspre e un pochino acide, diverse solito... àˆ possibile che un'eventuale infezione si manifesti già durante i primi giorni di fermentazione tramite esalazioni di odori particolari? [:0] [/quote] Le esalazioni solforose sono normali nelle basse fermentazioni e sono dovute al metabolismo del lievito quando lavora a basse temperature. Alcuni ceppi ne producono più di altre ma in genere sono sempre avvertibili. La buona nostizia è che l'anidride solforosa è estremamente volatile e quindi evapora rapidamente, aiutata anche dalla CO2 prodotta nella fermentazione primaria che effettua un vero e proprio lavaggio della birra. A meno di fare errori grossolani difficilmente rimangono traccie avvertibili nel prodotto finito. Ciao, Vale
  11. [quote]Giannox88 ha scritto: Ho ossigenato mescolando per 10 minuti, ho reidratato il lievito nel mosto a 20°C e la fermentazione è partita violentissima.. inoltre avendo un box controllato la temperatura non è mai scesa sotto i 20°C. E' per questo che non credo sia un problema di lievito.. Ma nel caso avessi "bruciacchiato gli enzimi" superando i 75°C a quel punto non doveva avvenire neanche la conversione degli amidi, e quindi il test con la tintura di iodio avrebbe continuato a segnalare la presenza di amidi giusto? [/quote] Salendo a 70 °C hai già denaturato pesantemente le beta-amilasi mentre le alfa-amilasi si sono salvate. Facendo poi un singolo step a 67 °C hai fatto lavorare i due gruppi di enzimi insieme, ma essendo le beta più o meno indebolite di fatto hanno lavorato prevalentemente le alfa e quindi è normale che hai un mosto più destrinico del previsto e quindi una FG più alta. A questo punto a meno di aggiungere enzimi sintetici per demolire le destrine (eresia!) non puoi fare altro che imbottigliare e goderti una birra più dolce e corposa del previsto. Ciao, Vale
  12. [quote]gian1804 ha scritto: il rischio di estrarre tannini mi piacerebbe sapere quanto è reale e quanto una "fissa". Grazieeee [/quote] La seconda che hai detto. :D A livello industriale se usano luppoli in fiore addirittura li strizzano con una pressa apposita per non perdere il mosto assorbito. Molti poi strizzano anche il coagulo proteico ma questo eviterei di farlo artigianalmente. [B)] Personalmente sono arrivato a mettere fino a 100g di luppoli in una bag (luppolo Saaz, AA 3%!), si è gonfiata per bene ma ha retto. Strizzandola avrò tirato fuori quasi un litro di mosto! Ciao, Vale Ciao, Vale
  13. La quantità di CO2 dipende solo dalla quantità di fermentabili indipendentemente dal lievito, quindi per il priming procedi come sei solito. A mio parere ha poco senso in una birra non filtrata aggiungere questo lievito, perchè a meno di lagerizzare per sei mesi o più nella birra rimane comunque una quantità notevole del lievito originale in sospensione. La rifermentazione si verificherebbe comunque anche senza aggiunta di lievito, quindi usando questo lievito si avrebbe nel nostro caso una fermentazione mista con compartecipazione del lievito originario più quello aggiunto. Diverso il discorso nei birrifici industriali dove la birra viene completamente filtrata e quindi non si avrebbe rifermentazione, per questo sono stati sviluppati questi ceppi di lieviti particolarmente neutri utilizzabili con qualsiasi stile di birra senza alterarne le caratteristiche specifiche. Ciao, Vale
  14. Mezzo litro per 23L di mosto é proprio pochino,soprattutto senza agitazione continua, andrai in underpitching. Almeno un litro sarebbe meglio. L´attivazione col sacchettino interno da rompere se fai uno starter non é necessaria, i lieviti si attivano comunque una volta inoculati nello starter, ma se hai tempo rompilo lo stesso che male non fa. Ciao, Vale
  15. [quote]berto ha scritto: Grazie x l' info, un frigo sul quale appoggiarmi lo troverò di certo.. Ne approfitto per qualche altra delucidazione: quanto dura generalmente la fermentazione di una lager? L' OG dovrebbe essere circa 1050. Inoltre, una volta imbottigliato ed aggiunto lo zucchero per il priming, a che temperatura dovrò tenere le bottiglie per una corretta carbonazione? e per quanto tempo? Perdonatemi ma per ora ho fatto solo delle ALE. grazie! Berto [/quote] La fermentazione primaria indicativamente dalle 2 alle 4 settimane a seconda se hai fatto uno starter abbastanza grande oppure sei andato in underpitching. Per la carbonazione tieni la stessa temperatura della fermentazione primaria, è importante non lasciar salire la temperatura oltre a quella ottimale per il lievito altrimenti rischi di rovinare il profilo lager. Per quanto tempo è dificile dirlo con esattezza, dipende da quanto lievito è rimasto in sospensione e quanto è vitale. Il vantaggio del lievito a bassa è che la rifermentazione continua comunque anche se molto lentamente anche alle temperature prossime allo 0°C, non c'è rischio di "stordire" il lievito e quindi di bloccare la carbonatazione se si raffredda troppo presto. A meno di comprare un manometro da mettere su una bottiglia campione il modo migliore per capire quando è pronta è aprire una bottiglia alla settimana e verificare la carbonatazione (e il sapore) per capire quando è pronta. Ciao, Vale
  16. [quote]scustumatu ha scritto: grazie! non sembra male come idea... contatterò la ditta anche per capire i costi. [/quote] Mi raccomando siediti prima, questi giocattolini costano migliaia di euro, potrebbe venirti un colpo. :D Ciao, Vale
  17. Non so se basta per convincerti, io invece uso da sempre lo scambiatore e infezioni nel fermentatore non ne ho mai viste. Per sanitizzare non c'è niente di meglio che il calore, lo scambiatore si può far bollire senza problemi tanto il calore gli fa un baffo. [8D] Ciao, Vale
  18. [quote]Messaggio di berto C'è qualche altro accorgimento che dovrei sapere? Successivi step a temperature piu basse o cose simili? grazie! [/quote] Se vuoi fare una vera lager devi poi fare la maturazione (lagerizzazione) per almeno quattro settimane ad una temperatura il più possibile vicino allo 0°C. Se non sei attrezzato con un frigorifero ma tieni le bottiglie in cantina dovrai accontentarti della temperatura ambiente e magari allungare i tempi di maturazione. Ciao, Vale
  19. Pasta sempre consigliabile per una risposta più immediata (miglior contatto fra sonda e pozzetto). Ciao, Vale
  20. [quote]fight_gravity ha scritto: Prendiamo il per esempio che uno voglia attuare un sistema di raffreddamento avvolgendo una serpentina di rame alle pareti del fermenatore...che liquido far circolare poi all'interno del circuito? Ma soprattutto come raffreddare o riscaldare questo liquido? [/quote] Per le alte fermentazioni può andare bene la semplice acqua perchè le temperature si mantengono sempre sopra lo 0°C, per bassa fermentazione/lagerizzazione di solito si usano miscele di acqua e glicole perchè anche se nel fermentatore la temperatura è sempre sopra lo 0°C l'acqua di raffreddamento potrebbe scendere a temperature inferiori. Per raffreddare il liquido ci sono sistemi appositi a ricircolo, andiamo comunque nell'ambito professionale (anche per i prezzi!) e non più amatoriale. Ciao, Vale
  21. [quote]cogito ergo brasso ha scritto: "birra di ispirazione monastica" neanche fossero venuti i trappisti belgi in Italia! :D [/quote] Probabilmente si riferiscono al fatto che ti ispira a farti monaco di clausura dopo averla assaggiata. :D:D Ciao, Vale
  22. Visto che nessuno l´ha ancora fatto notare: il pozzetto non é in INOX ma semplice ottone nichelato. [B)] Va da se che varrebbe la pena spendere un paio di euri in piຠe prenderlo in INOX. Ciao e buone feste. Vale
  23. [quote]fight_gravity ha scritto: Ok per la bombola da 4 Kg in acciaio (se pesa mi farò i muscoli :D ). [/quote] Per farti i muscoli ci vuole quella da 10kg! :D Io l'ho scartata più che per la trasportabilità per motivi di sicurezza. 10kg di CO2 sono proprio tanti e non c'è da scherzarci. La 4kg la tengo comunque sempre in box quando non è in uso, non si sa mai. Ciao, Vale
  24. [quote]sannio brau ha scritto: credo intenda il gpl ..cioè le comuni bombole con cui si alimentano i fornelloni....quelli classici per le conserve per capirci;) [/quote] Il GPL in anglosassiona si chiama LPG (Liquid Petroleum Gas). Stesse lettere ma ordine diverso (maledetti sassoni! :D) Ciao, Vale
  25. [quote]Giaco ha scritto: Scusa, però non ho capito che intendi quando dici " io considererei prudentemente il doppio di potenza nominale rispetto alla resistenza ad immersione." :D [/quote] Che spannometricamente se lavori con una resistenza ad immersione da 3Kw, per la stessa pentola ti serve un bruciatore da 6kw nominali per avere grosso modo la stessa resa (sia in rampa che in bollitura). Ciao, Vale
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